Lingresso di Latina in Unindustria Lazio è una bella notizia per tutta leconomia regionale. Per raccogliere al meglio le sfide del mercato globale, bisogna infatti uscire da un sistema quasi feudale che per anni ha contrapposto le province del Lazio, ed in particolare quelle di Latina e Frosinone. Per troppo tempo questi territori, pur confinati, si sono sentiti luno distante dallaltro, con risorse, energie e realtà industriali indipendenti ed isolate. Una sistema del genere non può certo essere competitivo allinterno delleconomica internazionale, che nel frattempo ha cambiato le sue regole del gioco. Queste le prime parole di Daniela Bianchi, consigliera regionale del gruppo Per il Lazio allannuncio che il prossimo 11 dicembre verrà ufficializzato lingresso di Confindustria Latina in Unidustria Lazio. Imprenditori e cittadini ci chiedono di avere un cambio di passo, una svolta che potrebbe passare dalla nascita di una macroarea economica del basso Lazio, continua la Bianchi, ununica area che sappia contenere imprese, servizi e capacità del sistema produttivo. Dobbiamo ampliare gli orizzonti rilancia Bianchi – anche in vista dellopportunità che ci offrirà lExpo 2015 di Milano, presentandoci a quellappuntamento senza medagliette dappartenenza territoriale, ma come ununica forza economica. In questo modo potremmo abbandonare la vecchia e dannosa lotta per laccaparramento delle risorse, con interventi frammentati e incapaci di generare uno sviluppo duraturo ed omogeneo. Oggi questo sistema non è in grado rispondere alla domanda di lavoro dei cittadini e di servizi delle imprese delle due province. Spero conclude la consigliera- che il riordino di Confindustria Lazio, che con lingresso di Latina conterrà 3600 imprese e oltre 100 mila dipendenti, andrà in questa direzione e non si riveli solo una riorganizzazioni interna senza benefici tangibili per il territorio. Questo perché la crisi che stiamo vivendo impone su tutti una forte responsabilità e il dovere di trovare soluzioni veloci che sappiano dare risposte immediate, ma anche creare prospettive per il futuro.